Se ti stai informando sugli ultimi modelli di caminetto disponibili sul mercato, avrai notato che negli ultimi anni i camini a bioetanolo sono diventati una delle soluzioni più apprezzate dai consumatori per il riscaldamento domestico.
Oltre al design raffinato e alla facilità di installazione, hanno infatti il vantaggio di non produrre fumo né residui, eliminando la necessità di canna fumaria e manutenzione.
È normale quindi interessarsi ai camini a bioetanolo e i loro consumi, per capire se anche i costi di gestione siano un altro aspetto conveniente.
Capiamo allora cos’è il bioetanolo, quanto consuma e quali fattori influenzano la resa termica e il costo complessivo dei biocamini.
Camini a bioetanolo: consumi, caratteristiche e perché viene usato?
Negli ultimi anni è cresciuta l’attenzione verso combustibili ecologici, portando a un progressivo abbandono delle fonti di energia più inquinanti, come il gasolio o il carbone.
In particolare, il bioetanolo è considerato una delle alternative più innovative e sostenibili, ideale per alimentare camini senza canna fumaria.
Si tratta di un etanolo biologico, ottenuto dalla fermentazione di scarti vegetali come canna da zucchero, mais o barbabietole. La sua produzione è a basso impatto ambientale e, rispetto ad altri combustibili, offre diversi vantaggi:
- Rinnovabilità: è ricavato da materie prime naturali e quindi una fonte di energia sostenibile.
- Elevato potere calorifico: permette di ottenere una fiamma viva e calore immediato.
- Combustione pulita: non genera fumo, fuliggine né odori sgradevoli.
Ma quanto costa?
Un litro di bioetanolo può costare tra i 3,30€ e i 3,45€, con variazioni legate alla qualità del combustibile e al formato di acquisto.
Inoltre, se ti stai chiedendo se il bioetanolo è tossico, questo può dipendere proprio dal prezzo. Ti consigliamo quindi di non considerare i combustibili che hanno costi troppo bassi, che di solito indicano una scarsa qualità del prodotto.
Oltre alla qualità del bioetanolo, è poi importante guardare anche a quella del bruciatore.
Per ottimizzare la sicurezza e la resa, i camini a bioetanolo sono infatti dotati di bruciatori specifici, spesso arricchiti con pietre refrattarie che assorbono il combustibile e lo rilasciano in modo graduale, evitando sprechi e garantendo un utilizzo controllato.
In Fapir, ad esempio, sottoponiamo sempre ogni bruciatore a rigorosi controlli prima del lancio sul mercato. Controlliamo la resistenza al ribaltamento e la prevenzione di perdite di combustibile, oltre a qualità e durata del bruciatore.
Non a caso, collaboriamo con il CTI – Comitato Termotecnico Italiano, contribuendo alla definizione delle normative di sicurezza per i biocamini.
Consumi caminetto bioetanolo: quanto scalda e per quanto tempo?
Quindi, per i camini a bioetanolo quali sono i consumi e i costi che dovrai sostenere?
Dipendono da diversi fattori:
- Dimensioni e potenza del camino;
- Regolazione dell’intensità della fiamma;
- Isolamento termico dell’ambiente;
- Durata di utilizzo giornaliero.
In generale, possiamo dire che:
- Un caminetto di media grandezza consuma circa 2 litri di bioetanolo per 3-4 ore di utilizzo;
- Un litro di bioetanolo permette di ottenere tra le 4 e le 8 ore di combustione, a seconda dell’intensità della fiamma;
- La resa del camino dipende anche dal tipo di ambiente, con stanze ben coibentate che trattengono meglio il calore.
Se desideri ottimizzare i costi puoi pensare di acquistare bioetanolo in taniche da 5L o più, risparmiando sul prezzo al litro. Oppure puoi regolare l’intensità della fiamma, riducendo il consumo senza rinunciare al calore. O, ancora, utilizzare il caminetto in ambienti ben isolati, per massimizzare la resa termica.
In ogni caso, non dovresti considerare il camino a bioetanolo come fonte di riscaldamento primaria nella tua abitazione. Piuttosto, come un elemento d’arredo che, oltre ad aggiungere un tocco di design all’ambiente, può aumentare la temperatura di stanze medio-piccole e creare un’atmosfera più accogliente.
I camini a bioetanolo sono una scelta conveniente per i consumi?
Se stai cercando una soluzione di riscaldamento dall’estetica piacevole e che sia anche ecologica e versatile, il camino a bioetanolo è sicuramente la scelta giusta.
Come abbiamo visto, il consumo dipende dal modello e dall’uso che ne farai, ma con alcuni accorgimenti puoi ottimizzare la spesa senza rinunciare al comfort.
Inoltre, devi anche considerare che, nonostante il costo del combustibile, i camini a bioetanolo ti offrono vantaggi economici non indifferenti rispetto ai camini tradizionali:
- Non richiedono manutenzione, perché non producono fuliggine o altri residui da pulire;
- Non hanno costi di installazione, perché non serve la canna fumaria;
- Hanno un rendimento calorico ottimale, perché non disperdono calore.
Se vuoi scoprire i migliori camini a bioetanolo e le offerte più vantaggiose, esplora il catalogo Fapir e contattaci per trovare il modello perfetto per le tue esigenze.